Cari Amici,
dai trattati CECA ed Euratom al Trattato di Roma il passo fu temporalmente breve ma politicamente gigantesco e dal Trattato di Roma siamo giunti al Trattato sull’Unione che continua a mantenere l’impronta genetica di un accordo sostanzialmente economico perché le linee di una azione politica comune ancora non sono sufficientemente salde da consentire l’ulteriore evoluzione verso una unità politica dei Popoli europei.
Ma ciò che la politica ancora non ha potuto raggiungere lentamente lo va facendo il diritto, perché una delle espressioni identitarie della unità nazionale è il proprio ordinamento giuridico.
Quel riavvicinamento delle legislazioni che, sia pur con la finalità dell’attuazione delle quattro libertà, è affidato alla normazione comunitaria, è andato nel tempo determinando una armonizzazione che di fatto travalica i confini di quei settori che il Trattato riserva all’esclusiva autonomia nazionale.
Esemplificazione recentissima ne è la decisione 5 settembre 2019, resa dalla Sezione decima della Corte di Giustizia in causa C-333/18 che, nel definire la portata della direttiva ricorsi (e quindi occupandosi di un segmento limitatissimo dell’ordinamento processuale), ha finito con l’introdurre nell’ordinamento processuale italiano una regola dissonante con i suoi principi (il che è stato l’oggetto dell’incontro tenutosi il 14 ottobre passato, relatore Riccardo Villata).
Si può dunque, forse non azzardatamente, ipotizzare che quell’unione politica oggetto insieme di desiderio e di avversione sia in parte sostituita dalla unione degli ordinamenti giuridici quale frutto della produzione normativa della Commissione e del Parlamento e della relativa elaborazione giurisprudenziale nel dialogo fra Giudici nazionali e Corte di Giustizia.
Ed è su questo complesso e articolato tema che vengo a proporVi il nostro prossimo incontro:
Nono incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2019
- lunedì 11 novembre 2019 ad ore 14,30
- Relatori:
- Prof. Avv. Fausto Capelli, Professore di diritto dell’Unione europea, Collegio europeo / Università di Parma
- Prof. Avv. Bruno Nascimbene, Professore emerito di Diritto dell’Unione Europea presso l’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Giurisprudenza
- Tema: “L’impatto del diritto dell’Unione europea sugli ordinamenti giuridici degli Stati membri, di quello italiano in particolare”
L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.
Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,20 e termine alle ore 14.50: al di fuori di tali orari non sarà possibile l’accesso all’aula della conferenza.
A tutti Voi il mio più cordiale saluto.
(Giancarlo Tanzarella)