Lunedì

10

Aprile

IV incontro 2017 "Dalla tutela costituzionale del diritto di proprietà al di cui alla Convenzione CEDU"

Cari Amici,

la affermazione del principio che “ogni persona fisica o giuridica ha diritto al rispetto dei suoi beni” venne introdotta nella Carta europea dei diritti dell’uomo con il Trattato di Parigi del 20 marzo 1952 e nel tempo è stata fatta oggetto di una interpretazione giurisprudenziale che, progressivamente affinandosi, ha avuto quale obiettivo quello della messa a fuoco dei contorni di ciò che, non solo in virtù del recepimento del Trattato nei singoli Ordinamenti, ma anche per il fatto che la stessa Unione Europea vi ha aderito (Trattato di Lisbona, art. 6.2) oggi può essere considerato un vero e proprio “principio generale” del nostro Ordinamento interno, qualificabile come concetto a struttura aperta, perché la sua esatta portata deve essere volta a volta definita muovendo da un nucleo argomentativo ormai consolidato e condiviso: vale a dire che il “bene” di cui deve essere “garantito il rispetto“ è sostanzialmente la relazione giuridica esistente fra l’individuo e l’assetto di interessi che, anche in termini immateriali, costituisce l’oggetto del bene della vita individuale.

Relazione cui può essere riconosciuta vera e propria natura di fatto giuridico rilevante (al punto da divenire necessario oggetto di valutazione nell’operato dello Stato) anche quando non abbia una diretta fonte regolatrice nella norma positiva, ma rispetto ad essa si connoti come semplice situazione di fatto, cui elementi oggettivi (ad esempio il decorso del tempo) ed altri principi generali (ad esempio quello di proporzionalità) diano dignità di oggetto di tutela quale bene proprio del singolo individuo.

Infine, l’attuale formulazione dell’art. 117 Costituzione (“la potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti dall’Ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali”) fa sì che la stessa Carta e.d.u. abbia natura giuridica di norma costituzionale interposta che diviene parametro di valutazione dell’insieme dei nostri diritti di cittadini italiani.

Si aprono in tal modo prospettive di rilevante interesse nella rilettura della portata e delle modalità concrete di applicazione dei principi enunziati negli articoli 41 e 42 Costituzione e, di riflesso, di molte delle disposizioni che disciplinano la vita economica e la relazione fra Cittadino e Potere.

Questo, che è l’oggetto delle sue attuali riflessioni, sarà anche il tema trattato dallo Studioso del nostro prossimo incontro che  vengo a proporVi

 

Quarto incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2017

-           Lunedì 10 aprile 2017 ad ore 14,30

-           Relatore: prof. avv. Giuseppe Morbidelli, ordinario di diritto amministrativo nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma "La Sapienza".

-           Tema: “Dalla tutela costituzionale del diritto di proprietà al <rispetto dei beni> di cui alla Convenzione CEDU

            L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.

Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,20 e termine alle ore 14.50: al di fuori di tali orari non sarà possibile l’accesso all’aula della conferenza.

            A tutti Voi il mio più cordiale saluto.

 

 

(Giancarlo Tanzarella)


Relatori

prof. Giuseppe Morbidelli

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Giancarlo Tanzarella
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