Cari Amici,
da tempo acquisito che le finalità istituzionali della Amministrazione possono anche essere perseguite per il tramite di strumenti propri del diritto privato, quali le Società di capitali, rimane non ancora compiutamente risolto il quesito di quale ne sia la effettiva natura giuridica, non agevolmente distinguibile e quindi potenzialmente mutevole a seconda che l’accento sia posto sul fattore ultimo (e cioè sul detentore del capitale) oppure sul suo mezzo (e cioè la Società).
L’articolo 4, comma 13, secondo periodo del DL 95/2012 sembra aver dato una chiara ed inequivoca linea di indirizzo nel senso del privilegio sul mezzo giacché, operata l’usuale riserva di deroghe contenute in leggi speciali, il precetto normativo spiega che “le disposizioni del presente articolo…si interpretano nel senso che…si applica comunque la disciplina del Codice civile in materia di Società di capitali” (questo il testo vigente per effetto della legge di conversione 7 agosto 2012 n. 185).
Ma la formula normativa non è comunque compiutamente esaustiva, perché l’appartenenza alla mano pubblica in tanto si giustifica in quanto comunque si sia in presenza di Enti il cui oggetto sociale sia connesso al perseguimento della finalità istituzionale del proprietario, con tutto il dibattito che ne consegue, tra l'altro, in relazione alla questione se la mala gestio della Società pur retta dalle regole di diritto privato sia soggetta ad essa sole o non trovi invece la sua naturale sede di valutazione nella giurisdizione contabile.
E non è tutto, giacché una Società che sia privata deve per sua natura perseguire la finalità lucrativa e anche questo è profilo che deve essere inquadrato nel sistema atteso che, storicamente, il semplice equilibrio di bilancio era l’elemento identificatore di un soggetto quale l’Ente pubblico economico in cui si fondevano le forme privatistiche con la natura e le finalità pubblicistiche.
Quello della natura delle Società a capitale pubblico è dunque un tema poliedrico che, infine, riflette le proprie problematicità anche nel rapporto fra disciplina interna e disciplina comunitaria come ad esempio è fra l’impostazione del servizio in house di cui alle nuove direttive appalti e il diritto societario italiano.
Anche questa volta mi è stata offerta la possibilità di perseguire l’obiettivo di divulgare quanto di più attuale sia in fase di elaborazione scientifica e sono quindi in grado di invitarVi al
Quinto incontro del ciclo “Alla ricerca del filo di Arianna” anno 2014
- Venerdì 23 maggio 2014 ad ore 14,30
- Relatore: prof. Avv. Francesco Goisis professore straordinario di diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza della Università degli Studi di
Milano
- Tema: “La natura delle Società a partecipazione pubblica: norme nuove e questioni antiche”.
L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.
Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,00.
A tutti Voi il mio più cordiale saluto.
Giancarlo Tanzarella