Venerdì

29

Novembre

La segnalazione certificata di attività: problematiche di inquadramento sistematico fra norma sostanziale e azione processuale

Cari Amici,

              la ricerca dei principi, filo conduttore degli incontri di quest'anno, prosegue con un tema che si colloca a cavaliere del diritto sostanziale e di quello processuale.

              Il tema è quello delle attività economiche di cui all’art. 19 della legge sul procedimento.

              Il loro esercizio si configura quale manifestazione di volontà dell’interessato, ma ciò non elude la necessità della sussistenza di presupposti necessari per assicurarne l’armonicità con interessi di rilievo collettivo, al punto che integro permane il dubbio sulla reale natura giuridica della segnalazione, alimentato dal fatto che il Legislatore non ha abrogato i permessi comunque denominati, ma li ha semplicemente “sostituiti”; così come non ha sollevato l’Amministrazione dall’onere del controllo, con correlate potestà interdittiva e autotutoria (comma 3).

              Sembra dunque permanere, nel patrimonio genetico della SCIA, il tratto che la dottrina tradizionale qualifica proprio del titolo abilitativo denominato autorizzazione e ciò implica l’esistenza di posizioni antagoniste tutelabili cui, tuttavia, l’attuale formulazione della norma espressamente nega l’azione diretta e ne configura i titolari quali soggetti abilitati ad una sorta di azione pretensiva del rispetto del principio di legalità da parte della P.A., come parrebbe prospettabile in ragione della norma processuale di cui al comma 6ter con una legittimazione che, tuttavia, non sembra riferibile alla semplice veste di cives, come, a sua volta, parrebbe evocabile dall’uso dell’avverbio “direttamente” nel primo periodo del comma in questione.

              Si ripropone, quindi, la problematica di quale sia la natura giuridica del titolo che oggi assume la denominazione di segnalazione certificata di attività, il che è di particolare rilievo posto che sullo sfondo campeggia l’affermazione del diritto costituzionale sancito dall’art. 41, con tutti i corollari di interesse pubblico che ne sono limitatori e dei quali anche la tutela dell’interesse antagonista è parte integrante per precetto di pari rango.

              Sono temi già ampiamente indagati dal nostro odierno relatore che, come sappiamo, ha proposto un'ipotesi ricostruttiva dell'allora vigente formula normativa che ha trovato il consenso del Consiglio di Stato ma che oggi, ad approdo raggiunto, ripropone le problematiche a seguito dell'ultima innovazione di cui all'art. 6 D.L. 138/2011 che ha modificato l'art 19 introducendovi il comma 6ter cui ho accennato.

              Questo e' dunque l'argomento del penultimo incontro del corrente anno 2013, cui sarò lieto se vorrete partecipare:

 

Settimo incontro del ciclo “Alla ricerca del filo d’Arianna” anno 2013

-          Venerdì 29 novembre 2013 ad ore 15,00

-          Relatore: Prof. Avv. Guido Greco, Titolare di Diritto Amministrativo presso l’Università degli Studi di Milano

-          Tema: “La segnalazione certificata di attività: problematiche di inquadramento sistematico fra norma sostanziale e azione processuale

 

            L’incontro si terrà presso la sede del TAR Lombardia in Milano, a via Corridoni n. 39.

 

Per consentirne l’ordinato svolgimento, le operazioni di registrazione degli iscritti ai fini dell’acquisizione del credito formativo avranno inizio dalle ore 14,30.

            A tutti Voi il mio più cordiale saluto.

 

 

(Giancarlo Tanzarella)


Relatori

prof. Guido Greco

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