Cari Amici,
la pienezza dell’esercizio della funzione amministrativa si esprime nella attività di bilanciamento fra appagamento dell’interesse individuale azionato e tutela dell’interesse pubblico alla conservazione dei valori collettivi con cui l’interesse individuale potrebbe confliggere.
Nel confine tracciato da invalicabili limiti normativi (non sempre, peraltro, definiti dal Legislatore con tratto fermo), quella funzione si esercita con apprezzamento discrezionale, che l’Ordinamento rende soggetto a un sindacato giurisdizionale che non sempre è pieno.
L’apprezzamento frutto di discrezionalità tecnica trova infatti, nell’opinione prevalente, un confine interno dato dall’impossibilità per il Giudice di superare la soglia di una valutazione puramente esterna: il ritenere che il sindacato dell’esercizio della discrezionalità tecnica si arresti alla soglia della verifica di tenuta (logica e coerente) della motivazione implica infatti l’abdicazione alla valutazione del merito e all’indagine sulla ammissibilità d’una soluzione diversa che consenta la conciliazione degli interessi confliggenti.
Ma in un contesto sociale nel quale sempre più la cognizione scientifica è il presupposto della scelta amministrativa, un tal modo di concepire il limite del sindacato potrebbe non essere più appagante e la distonia diviene ancor più percettibile allorché la regola tecnica si ponga alla base di valutazioni che involgono oggetti di interesse sempre più ampli e coinvolgenti più vasta platea di cittadini.
È quanto accade con il ricorso agli strumenti dell’informatica per il governo dell’azione amministrativa che esprime il proprio apprezzamento tecnico-discrezionale nella definizione degli elementi che compongono la formula matematica da utilizzarsi per il procedimento: il tradizionale canone dell’indagine sulla coerenza logica non può misurarsi con la semplice verifica della correttezza dell’operazione algebrica; ciò che viene in rilievo è infatti l’impostazione concettuale della formula e la questione cui ho fatto cenno diviene così tangibilmente individuabile.
Il dibattito è agli esordi e non ha ancora un approdo certo; la intensità della dialettica sul tema animerà il nostro prossimo incontro che vengo con questa mia a proporVi:
Lunedì 24 maggio 2021, ore 14.30-16.30, piattaforma informatica Zoom
Relatori:
- Prof. Avv. Diana-Urania Galetta Professore ordinario di Diritto Amministrativo e Direttore del Centro di Ricerca sul Diritto delle Amministrazioni Pubbliche (CERIDAP) presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Milano
- Avv. Prof. Daniele Granara Professore aggregato di Diritto costituzionale nell’Università degli Studi di Genova. Professore Aggregato di Diritto regionale nelle Università degli Studi di Genova e “Carlo Bo” di Urbino
Tema: “L’azione amministrativa e il suo sindacato, fra principi generali del diritto e decisioni amministrative automatizzate”
Idealmente insieme nell’aula d’udienza del TAR per la Lombardia, vi ci ritroveremo con l’uso della piattaforma Zoom.
Chi ritenesse di poter accettare l’invito a partecipare, è pregato di segnalarlo rivolgendosi all’indirizzo info@allaricercadelfilodiarianna.it per ricevere le credenziali di accesso.
Per ragioni organizzative e per essere certi che ogni richiesta abbia ad essere soddisfatta, sarò grato se si riuscisse a inviarla entro il giorno 23 maggio.
L’incontro sarà videoregistrato per l’intera sua durata e successivamente reso disponibile nella sezione “Incontri” del Sito (www.allaricercadelfilodiarianna.it) e su Youtube (alla ricerca del Filo di Arianna)
A quanti ne siano interessanti rendo notizia di avere avviato la procedura di accreditamento presso il CNF con richiesta del riconoscimento di due crediti formativi.
Non sono tuttavia ad oggi nelle condizioni di assicurare che la domanda sarà accolta.
A tutti Voi un caro saluto e a presto,
Giancarlo Tanzarella