Milano, 7 gennaio 2021
Cari Amici,
verrà un giorno, credo, nel quale uno storico del diritto amministrativo si fermerà a ricostruire il conflitto, ormai ultrasecolare, che si combatte fra le due sponde del Tevere: fra piazza Cavour e piazza Capo di Ferro.
Quel giorno sarà un giorno sereno: la storiografia postula il decantamento delle passioni e ciò avrà comportato la raggiunta definitiva certezza sui criteri di individuazione del Giudice naturale in ragione dell’oggetto del contendere quando una delle parti sia l’Amministrazione.
Ma fino a quel momento dovremo subire l’incertezza di approdi instabili; l’improvviso esplodere di raffinate disquisizioni cui difetta il limite del confine accademico, ove il Pensiero può esprimersi sidereo, perchè non direttamente destinato a incidere sul corpo della Società (vale a dire su quelli che comprendiamo nella locuzione “interessi di vita”).
Pronunzie che irrompono sul campo del Diritto come improvvisi assalti dall’una verso l’altra trincea e che al pari d’una battaglia generano incertezza sull’esito e nessuna speranza che il conflitto si risolva.
Ma quanto davvero imposte dal bisogno di tracciamento di confini nella rigorosa applicazione dei principi generali dell’ordinamento processuale esse siano, non è facile a dirsi e l’interrogativo dunque si impone, non solo sul piano teorico.
L’occasione di queste mie parole è l’interrogativo che le Sezioni Unite hanno di recente posto alla Corte di giustizia con l’ordinanza 18 settembre 2020 n. 19598.
La scintilla è stata, ancora una volta, l’efficacia del ricorso incidentale escludente.
Ad essa, a mio avviso, s’addice il verso dantesco “parva favilla gran fiamma seconda” perchè, a fronte del fermo che la sentenza n. 6/2018 della Corte Costituzionale ha posto alla cosiddetta “interpretazione evolutiva” della giurisdizione, le Sezioni Unite hanno reagito investendo la Corte di Giustizia del quesito se sia conforme all’ordinamento comunitario una prassi interpretativa che, nell’argomentata prospettazione dell’ordinanza, si pone in contrasto con i principi di uniforme applicazione del diritto e di effettività della tutela nelle materie soggette al diritto dell’Unione.
Al di là delle questioni, intrinsecamente complesse, la reale posta in gioco sembra essere quella del limite del sindacato sul pronunziamento del Giudice amministrativo.
Sullo sfondo si muovono temi rilevanti, il primo dei quali è, nel rapporto gravitazionale fra ordinamenti costituzionali interno e sovranazionale, quello fra giurisdizioni fissato dalla Costituzione e soggetto al sindacato nei limiti (da ridefinirsi?) di cui all’art. 111.8.
E’ dubbio condivisibile? E quali riflessi, nella pendenza del rinvio, ha o potrebbe avere oltre la controversia nel cui contesto e per la cui soluzione è stato posto?
Sono interrogativi che da subito si sono posti e che animano l’attuale dibattito dottrinario sullo sfondo, come ho sopra detto, di un conflitto che pare inestinguibile e che, al di là di ogni speculazione intellettuale, certo non giova all’ordinato e necessario esercizio del sistema Giustizia.
Conviene dunque, nell’esordio d’anno, affrontare il tema cogliendo l’occasione della rinnovata disponibilità di Riccardo Villata a condividere le Sue riflessioni e, con esse, a stimolare le nostre nel primo incontro de Alla ricerca del filo di Arianna - anno 2021, cui vi invito
Lunedì 18 gennaio 2021, ore 15-17, piattaforma informatica Zoom
Relatore: Prof. Avv. Riccardo Villata
Tema: “Giurisdizione amministrativa e vincoli comunitari: un modo per reinterpretare l’art.111.8 della Costituzione?
(considerazioni di un Amministrativista a margine dell’ordinanza Cass. SSU n. 19598/2020)”
Idealmente insieme nell’aula d’udienza del TAR per la Lombardia, vi ci ritroveremo con l’uso della piattaforma Zoom.
Chi ritenesse di poter accettare l’invito a partecipare, è pregato di segnalarlo rivolgendosi all’indirizzo info@allaricercadelfilodiarianna.it per ricevere le credenziali di accesso.
L’incontro sarà videoregistrato per l’intera sua durata e successivamente reso disponibile nella sezione “Incontri” del Sito (www.allaricercadelfilodiarianna.it).
A tutti Voi un caro saluto e a presto,
Giancarlo Tanzarella